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e O r i g i n i
L'Aikido Iaido Yawarado è un' arte marziale dalle
antichissime origini Cino Giapponesi. Insegnata presso il Budokan di
Saigon, è oggi considerata come uno dei metodi di combattimento più
letali in quanto raggruppa le più potenti ed efficaci tecniche del
Bujutsu.
Negli annali di Bujutsu nipponico infatti,
viene menzionata un'antica scuola di combattimento nota come YAWARA:
"l'arte di sconfiggere l'avversario accordando sottilmente e fondendo la propria
strategia con la sua".
Ciò esemplifica come e quanto questa arte
marziale incarni ed esprima a pieno quello che viene definito come uno dei
principi fondamentali delle arti da combattimento, il principio Bilaterale dell'
applicazione.
In definitiva alla base di questa tecnica è il
principio dell'accordo, dell'armonia. Principio espresso dall'ideogramma
WA.
Da quest' ultimo si sono evoluti altri due
importanti e basilari concetti.
Il JU, l'abilità, la flessibilità,
l'adattabilità, che divenne la peculiarità del Jujitsu e delle sue scuole (da
cui sarebbe derivato il Judo del maestro Kano).
L' AIKI, che rimandando ai concetti di Armonia,
Fusione, Identificazione e Coordinazione, significa "Accordare il proprio
spirito con quello dell' avversario". Quest' ultimo, a sua volta, divenne la
filosofia ispiratrice dell'arte dell'Aikijitsu, i cui elementi furono accorpati
dal maestro Uyeschiba Morihei nel metodo AIKIDO.
Si può infine dire che l'Aikido Iaido Yawarado è
un'Arte Marziale per eccellenza. Si basa sullo studio del movimento felino degli
animali, sui loro metodi di difesa e sui loro metodi di attacco, applicato ed
adattato all'esigenze e le peculiarità dell' uomo. Il suo Fondatore l'ha infatti
creata e resa il più possibile a misura d'uomo, raggiungendo una cognizione di
causa ed una armonia di tecniche paragonabili alla musica e alla
poesia.
Fin dall' antichità i grandi maestri
consideravano il principio Bilaterale dell'applicazione come quello di gran
lunga più efficace e, in particolare, come una naturale contrapposizione ed una
vincente emancipazione dal principio Unilaterale dell'applicazione.
Infatti, il guerriero totalmente concentrato
nell'attacco contro il proprio avversario, dimentico di tutto tranne che
dell'unico intento di colpire, per quanto possa raggiungere effetti potenti e
devastanti è vulnerabile! In altri termini l'applicazione del principio
unilaterale è intrinsecamente limitata. Durante il volo verso il bersaglio, ogni
attacco comporta un'inevitabile ampliamento del perimetro difensivo fornendo,
così, le premesse per un'azione ugualmente concentrata, tempista e devastante,
di contrattacco.
Ecco perchè la maggior parte dei conoscitori e
degli studiosi delle arti marziali vedono nel principio Bilaterale
dell'applicazione la migliore e più adeguata strategia di combattimento. Il
contrattacco permette di mantenere l'energia concentrata fino all'ultimo,
sfogandola a pieno nel momento in cui quella dell'attaccante si è esaurita, e la
sua difesa si è abbassata.
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